venerdì 17 aprile 2009

Quindici mesi fa...

VI ricordate in che situazione imbarazzante navigava l'U.S. Imperia 1923 solo 15 mesi fa? Certo ricordiamo tutti un passato pieno di delusioni e amarezze per l'incompetenza della dirigenza, ma perchè non farsi anche due risate sul passato? Vediamo insieme cosa diceva di noi il giornale "La Riviera" del 25 gennaio 2008 a firma Diego David. Ricalcando un'idea di Im1923 vi evidenzio i passi che ritengo più degni di una storiella su Topolino che di un'amministrazione societaria. Non vi evidenzio titolo e sommario (ovvero ciò che è scritto sotto il titolo) perchè essendo tutto un programma dovrei evidenziarvi tutto.

UNA SCELTA FOLLE
ACQUISTARE L'IMPERIA
Dichiarazioni forti quelle del neo direttore generale della società nerazzurra
"In quel periodo ero in vacanza se no mi sarei opposto fortemente all'acquisto"

IMPERIA - Vacanze di Natale in Senegal. Non è il titolo dell'ennesimo 'filmone' natalizio, ma l''incidente' grazie al quale la Trade Line ha acquistato da Montali l'Imperia calcio.
Il curioso retroscena ci è stato illustrato dal neo direttore generale nerazzurro l'avvocato 'aziendalista' - come si è definito - Giovanni Giordano d'Altavilla.
"Posso garantire che il tutto è stato fatto molto in fretta, senz'altro tra la vigilia di Natale e Capodanno, è che io trovandomi in vacanza in Senegal non ho avuto la possibilità di intervenire in alcun modo, altrimenti non avrei mai dato l'assenso a questa operazione, che definisco folle. Purtroppo trovandomi fuori sono stato avvertito solo a cose fatte. Conosco la Trade Line da anni e pur ritenendomi troppo capace per la realtà dell'Imperia calcio ho accettato l'incarico di direttore generale con lo scopo di risolvere alcune situazioni legali ereditate e con l'obiettivo di lanciare il progetto Imperia".
La fretta è naturalmente riconducibile al fatto che se l'Imperia non si fosse presentata a Giaveno sarebbe scattata la radiazione.
Ma quali sono i prossimi passi che l'avvocato dalle nobili ascendenze ha intenzione di compiere?
"Non mi ritengo un esperto di calcio - ha detto il manager milanese infastidito dalle suonerie dei cellulari - ma piuttosto un appassionato di golf, vela e auto d'epoca. La prima cosa è quella di tutelare la tranquillità dei ragazzi".
E i debiti? Giordano d'Altavilla non lo dice apertamente, ma ai creditori ufficiali sarà offerta una porzione (ridotta) delle loro spettanze e quelli non ufficiali si potranno scordare i loro soldi.
L'alternativa ci è spiegata dallo stesso manager: "Altrimenti si ripartirà dalla Terza categoria. La città e il territorio devono meritarsi la salvaguardia dei valori e delle tradizioni dell'Imperia".
Domenica intanto al "Ciccione" arriva il derelitto Saluzzo e per Giordano d'Altavilla non ci sono alternative: "Bisogna vincere a tutti i costi".


A conti fatti mi viene in mente solo un motivetto degli anni '70: "Parole, parole, parole...", ma ora che viviamo in questa realtà del calcio imperiese, molto più pulita, una risata è sufficiente per ricordare i tempi che abbiamo vissuto.

2 commenti:

SEZ. ROMA ha detto...

Non dimentichiamo di chi è la calpa di questa ingenerosa seconda categoria...
Buzzetti, Montali, Cottarelli, Pranzani, Comune e personaggi vari: BANDITI!

Tra qualche giorno vi chiamo per cantare: Tutti quanti cantano e bevono per te, forza il Destè! Forza il Destè! Tutti quanti cantano e bevono per te!

Poco chiuso! Poca fame!

SEZ. ROMA ha detto...

Logicamente era colpa e non calpa!