
Andare allo stadio, però, è ben altro, e non parlo in nome di quell'essere tifoso in Curva Nord, ma parlo in nome di chi, ovunque si segga, va allo stadio. A casa la partita è un episodio di una serie televisiva lunghissima. Ci si siede, si guarda la partita, si torna alla vita normale. Si perde, insomma, tutto il senso originale di guardare una partita di pallone.
La domenica diventa la giornata dello sport, invece, quando si va allo stadio. Si incontrano amici, si fa qualche risata insieme e poi si assiste dal vivo ad una partita di calcio. Solo allo stadio si può vivere nel vero senso della parola un incontro, immersi in un ambiente tutto particolare, senza distrazioni varie, ma solo con l'attenzione di chi vuole veder rotolare quella maledetta palla nella porta avversaria. Con il sole, la pioggia, il freddo e il caldo, ogni volta è una partita diversa non perché sullo schermo del televisore cambia il nome dell'avversaria, ma perché si gioca in condizioni sempre differenti, perché ogni partita è semplicemente diversa dalle altre.
Le televisioni private che trasmettono la Serie A, la Champions League e chi più ne ha più ne metta, non solo stanno svuotando gli stadi delle grandi squadre, ma, cosa ancora peggiore, stanno facendo perdere al pubblico calcistico, in cui ricade anche la città di Imperia, la coscienza di cosa voglia dire andare allo stadio. Perché, allora, non tentare di ritrovarla andando tutti insieme allo stadio? Magari scopriremo che tutto sommato ci siamo divertiti!
QUESTA E' UNA MALATTIA CHE NON VA PIU' VIA!!!
1 commento:
NO al calcio moderno!
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